lunedì 12 gennaio 2009

La solitudine dei numeri primi

Autore Paolo Giordano
C.Ed Mondadori


Essendo, o volendo essere, un pò snob, non dovrei scrivere come prima recensione del vincitore del premio strega e dell'autore classificatosi secondo nella classifica 2008, ma penso ne valga proprio la pena.
Partiamo dal titolo: folgorante ed azzeccato! La storia di Mattia e Alice si dipana lungo gli anni e "la solitudine dei numeri primi" rende esattamente l'idea di come siano le loro esistenze e i loro precorsi. Andando a scomodare un'altra similitudine famosa si potrebbe parlare di "convergenze parallele".
I protagonisti partono da punti lontani e iniziano a sfiorarsi per tutta la vita trascinando le loro esistenze. La loro vita si trascina negli anni e fino alla fine il lettore resta con il dubbio se siano veramente dei perdenti o se siano, invece, così troppo veri e troppo normali. Anche quando nella parte finale l'autore fa balenare l'idea di un lieto fine il lettore capisce subito che quella sarebbe si, un'inutile forzatura narrativa, di cui proprio non c'è bisogno perchè il libro é bello così e chi ha fatto scuola di sci da bambino si é trovato a vivere l'esperienza di Alice e a chiedersi, almeno una volta, "ma perchè questa mattina tutta questa euforia per convincermi a sciare nella nebbia in questa giornata che anche se sono un bambino capisco non potrà migliorare?".

Nessun commento:

Posta un commento